Genova. «La riapertura permette il ritorno alla normalità in uno degli aspetti più radicati nella vita spirituale ed affettiva dei cittadini. Per omaggiare i propri cari è importante scegliere fiori recisi e piante Made in Liguria, sostenendo così anche la ripartenza di uno dei settori liguri più duramente colpiti dall’emergenza sanitaria.
Con la fase 2, partendo dal capoluogo di regione è iniziata anche in Liguria la riapertura dei cimiteri dopo due mesi di chiusura forzata, che ha impedito la visita dei cittadini ai propri cari: un altro passo per ottenere la tanto attesa nuova normalità per le famiglie italiane, e che permetterà, inoltre, di rimettere in circolo, parte dei fiori recisi e piante prodotte dalle aziende florovivaistiche locali, colpite duramente dalla crisi causata dal Covid-19».
E’ quanto afferma Coldiretti Liguria nel sottolineare che, in molti casi, gli effetti della pandemia coronavirus sono stati resi ancora più dolorosi dalla necessità per i congiunti di rinunciare al culto dei propri cari. Con la riapertura, sempre eseguita seguendo tutte le norme per evitare contagi (distanziamento sociale, obbligo di mascherina e guanti), il ritorno alla normalità coinvolge in questo caso anche le 4200 imprese florovivaistiche liguri, che ora si trovano in gravissime difficoltà in un settore simbolo del Made in Liguria, riconosciuto ed apprezzato in tutto il mondo.