Albenga. “È bello rivedere i clienti, tanti dei quali sono amici, dopo mesi di ‘astinenza’. Ma il mese di lockdown ha avuto conseguenze catastrofiche in termini economici. Aiuti dallo Stato, di fatto, non se ne sono visti e sebbene la ripartenza, la cosiddetta Fase 2, sembri funzionare, è comunque lenta e incompleta. Abbiamo bisogno di qualcosa in più”.
Può riassumersi così il pensiero dei tanti baristi di Albenga che, a partire da lunedì 4 maggio, dopo oltre un mese di chiusura totale, hanno rivisto la luce fuori dalle proprie serrande, che sono state finalmente riaperte. Sono molto pochi a dire il vero perché tanti, per svariati motivi, non se la sono sentita.
E sono numerose, di conseguenze, le vie della Città delle torri che, nonostante l’allentamento del lockdown, risultano deserte in termini di attività commerciali. Scenari quasi surreali, con persone dal volto celato dalle mascherine che passeggiano lungo viali e arterie stradali svuotate della loro “anima” ovvero da decine e decine di attività commerciali.