Economia

“Sostieni il tuo negozio di fiducia”, la campagna di Federmoda in vista delle riaperture

“Sostieni il tuo negozio di fiducia”, la campagna di Federmoda in vista delle riaperture

Genova. “Sostieni il tuo negozio di fiducia”. È il messaggio che tutte le attività commerciali di vicinato associate a Federmoda Ascom Genova e a Confcommercio che animano i nostri territori, che contribuiscono a rendere uniche le nostre città, vogliono lanciare a tutta la cittadinanza attraverso l’esposizione di un semplice cartello. “Un messaggio semplice – spiega Gianni Prazzoli, Presidente Federmoda Confcommercio Genova, che vuole rappresentare un barlume di positività in questo periodo buio nella speranza che serva a far capire che i piccoli negozi di vicinato sono l’anima e la luce delle città e dei centri storici”.

“Fra pochi giorni riapriremo i nostri negozi in totale sicurezza e avremo bisogno di tutto il vostro supporto per continuare a dare vita ai nostri quartieri e a garantire un posto di lavoro ai nostri tantissimi dipendenti – continua Manuela Carena, la vicepresidente – per i vostri acquisti scegliete con il “❤️” e quindi scegliete noi, scegliete i negozi che esporranno questo cartello sia nelle loro vetrine fisiche che virtuali e sosteneteci perché quello che desideriamo di più è tornare ad accogliervi e a servirvi al meglio!”

“Ben vengano inoltre – continua Manuela Carena – tutte le iniziative e le manifestazioni di protesta spontanee nate sui social, come la consegna delle chiavi, le saracinesche aperte, che puntino i riflettori sulle problematiche dei commercianti, perché rafforzano ulteriormente il messaggio che Confcommercio e Federmoda già dall’inizio di questa emergenza stanno lanciando e le richieste che hanno fatto e stanno facendo. Realtà associative come Confcommercio e Federmoda si interfacciano con le istituzioni e portano al tavolo delle trattative a cui siedono anche le altre parti della società civile. Da sempre quindi ci prendiamo cura e onere di raccogliere le esigenze dei commerciati e di portarle a questi tavoli istituzionali, un lavoro alle volte ingrato perché svolto dietro le quinte e quindi poco visibile, ma non per questo meno efficace”.

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