Cronaca

Falsi report, i tecnici sospesi senza stipendio da Spea vincono il ricorso. Il giudice: “Eseguirono ordini dei vertici”

Falsi report, i tecnici sospesi senza stipendio da Spea vincono il ricorso. Il giudice: “Eseguirono ordini dei vertici”

Genova. Erano stati sospesi senza retribuzione da Spea (a differenza di altri manager) in seguito all’indagine sull’inchiesta bis per il crollo di ponte Morandi in quanto indagati dalla procura di Genova per falso ideologico per i report ammorbiditi sulle condizioni dei viadotti autostradali dal 2014 in poi e destinatari come molti altri di un’ordinanza del gip di sospensione interdittiva temporanea.

Si tratta di cinque tecnici di Spea, tutti genovesi sospesi da Spea con raccomandata del 9 marzo. I cinque tecnici, supportati dalla Fillea Cgil, hanno fatto ricorso al giudice del lavoro, ricorso accolto con la sentenza depositata oggi dove si legge fra l’altro che “non può ritenersi giustificata la sospensione della retribuzione in quanto i comportamenti non sono riferibili a fatti propri del lavoratore, ma dello stesso datore di lavoro“. Spea è stata così condannata a ripristinare le retribuzioni e a pagare le spese legali.

“La sentenza conferma i nostri convincimenti – afferma soddisfatto il Segretario Generale Fillea Cgil Genova e Liguria Federico Pezzoli – Sono stati mesi difficili per i lavoratori, acuiti anche dalla fase di lockdown. L’auspicio è che ora si possa guardare avanti e che si sia concluso un capitolo spiacevole delle relazioni sindacali con l’azienda”.

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