Cronaca

Visite ai parenti fuori Regione in Comuni confinanti, l’avvocato Biolé rispedito indietro dai carabinieri

Visite ai parenti fuori Regione in Comuni confinanti, l’avvocato Biolé rispedito indietro dai carabinieri

Genova. Credeva, grazie all’ordinanza 32/2020 della Regione Liguria che sembrava consentire le visite ai parenti in comuni limitrofi a quelli della Regione, di poter andare a trovare il padre che risiede a Bosio in provincia di Alessandria, al confine con la Liguria. Ma i carabinieri, che lo hanno fermato per un controllo, lo hanno gentilmente rispedito indietro spiegando che in Piemonte non c’era alcuna ordinanza che lo consentisse.

Ci è giustamente rimasto male l’avvocato genovese Filippo Biolé che dopo quasi tre mesi pensava legittimamente di poter rivedere il proprio congiunto, ma a ben leggere il testo dell’ordinanza è possibile capire che il provvedimento del governatore Toti aveva valore solo in caso fosse in qualche modo richiamato in un’ordinanza della Regione Piemonte, cosa che non è avvenuta a differenza di quanto hanno fatto Toscana ed Emilia Romagna. Il governatore Cirio fin da subito fra l’altro a causa dei numeri dei contagi nella sua regione aveva escluso la reciprocità.

L’articolo 7 dell’ordinanza della Regione Liguria autorizza “gli spostamenti nei comuni limitrofi di Regioni confinanti per consentire incontri con congiunti previa comunicazione dei presidenti di Regione dei territori interessati ai Prefetti competenti”.

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