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Pesca sportiva, Enpa attacca: “Ridurre il pescato giornaliero e vietare quella con nasse”

Pesca sportiva, Enpa attacca: “Ridurre il pescato giornaliero e vietare quella con nasse”

Provincia. “Dal 3 giugno, sono state allentate le norme dell’emergenza coronavirus per tutti i cittadini; ma alcuni  hanno avuto maggiore libertà molto prima, i pescatori sportivi, autorizzati dalla Regione Liguria fin dal 26 aprile (seconda soltanto alla Puglia) a pescare, mentre tutti gli altri erano ancora chiusi in casa e non potevamo muoversi neppure per ragioni davvero serie; e pochi giorni dopo hanno potuto esercitare la loro micidiali passione anche di notte, con tutti gli altri cittadini sempre a casa”. A parlare, in una nota, è l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (Enpa) savonese.

“Nel breve periodo di sospensione della pesca sportiva e della pesca professionale (quest’ultima per il mare spesso agitato e per l’impossibilità di rispettare il distanziamento sociale a bordo) – spiegano gli animalisti – nonché di riduzione del traffico marittimo e del conseguente rumore, il mare ha dato uno spettacolo indimenticabile, sopra e sotto le onde: cetacei e pesci, finalmente cresciuti di numero sia pur ancora di poco, si sono avvicinati alle rive ed hanno potuto mostrare quanto sia affascinante andar per mare ad osservare e non uccidere animali, come sempre più persone fanno; e provare altresì, come predica inascoltata da anni la Protezione Animali savonese, che un pesce vivo rende molto di più, in termini di turismo, di uno fritto in padella dopo essere stato ucciso con amo e lenza o trafitto dalla fiocina di un sub”.

“Ma è subito iniziato il tam-tam mediatico delle categorie professionali e sportive e degli enti pubblici (ministeri, regioni e comuni) per favorire invece la pesca sia sportiva che professionale ed oscurare il grave danno che queste attività, permesse oltre ogni limite, provocano al mare ed ai suoi abitanti. Una grande occasione perduta, ancora una volta. Enpa ricorda invece sconsolata cosa si dovrebbe fare con urgenza per difendere davvero l’ambiente e la biodiversità  marina per le future generazioni” proseguono.

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