Genova. Al volante, verosimilmente con svariate auto dietro e altrettante davanti, anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti quest’oggi, nel primo sabato dopo la riapertura dei confini regionali, si mostra sui social in coda, come tanti liguri e non solo. Nel momento in cui il post è stato pubblicato, in realtà, non venivano più segnalate code sulla rete autostradali ma è probabile che nel momento in cui la foto è stata scattata ci fossero in effetti dei problemi di viabilità, quali quelli registrati anche dal nostro sito in questo articolo.
“Le autostrade della Liguria sono già bloccate. E la penso esattamente come i migliaia messaggi che mi avete mandato: “dovevamo per forza arrivare a questo punto, dopo 3 mesi di lockdown?”, “bisogna fare qualcosa”, “così si danneggia il turismo”, “serve la Gronda al più presto”. Li avete mandati però alla persona sbagliata, perché Regione è vittima come voi di questa situazione infatti nei giorni scorsi abbiamo chiesto e ottenuto da Autostrade l’impegno a lavorare per la messa in sicurezza delle nostre gallerie 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, in modo almeno da concludere la prima fase degli interventi a fine giugno, azzerando nel frattempo i pedaggi sulle tratte interessate”, scrive Toti.
“La sicurezza prima di tutto ma poi servono risposte chiare e immediate dal Governo su infrastrutture e gestione autostrade. Perché a Roma sono più immobili di noi in coda! Si deve “decidere” cosa fare, come più volte abbiamo sollecitato al Ministro alle infrastrutture De Micheli. È bene ricordare che dal crollo del Ponte Morandi (ormai quasi due anni fa) è in corso una vera e propria guerra tra il Governo, unico e solo ad avere competenza sulle reti autostradali, e Autostrade. Mentre in questa guerra, che non ha prodotto alcun risultato, le concessioni sono ancora lì e i partiti della maggioranza litigano ogni giorno sul da farsi, le vere vittime siamo proprio noi liguri”, continua il presidente della Regione.