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Imperia, nuovo acquedotto Roja. Amat: «Iter progettuale fermo per mancato riscontro da parte di enti»

Imperia, nuovo acquedotto Roja. Amat: «Iter progettuale fermo per mancato riscontro da parte di enti»

Imperia. Il 27 febbraio nella Sala Consiliare del Comune di Imperia è stato presentato il progetto di rinnovamento dell’acquedotto del Roja nel tratto che attraversa Imperia e Diano Marina, che essendo stato posizionato negli anni ’80 è obsoleto e soggetto a frequenti rotture con interruzioni dell’erogazione estremamente disagevoli per la popolazione (in particolare della zona est di Imperia e dei Comuni del Golfo Dianese) oltre al rischio per la sicurezza di persone e cose a causa della fuoriuscita di getti spesso potenti ed invasivi. E’ un progetto ambizioso che richiede un notevole sforzo organizzativo ed economico, suddiviso in tre tratte di cui quella centrale (2,5 km realizzata dal Comune di Imperia) in fase di affidamento, mentre quella ad ovest (3,2 km) e quella ad est (3,5 km), di intervento tecnico e realizzativo di AMAT ed economico di IRETI, hanno superato l’iter progettuale e stanno affrontando quello autorizzativo.

Quest’ultimo, attivato da AMAT già il 25 febbraio scorso, in apparenza non ha incontrato l’apprezzamento dell’Ente preposto (la Provincia di Imperia, le cui attribuzioni dal mese di settembre 2019 sono state in parte attribuite ad un Commissario ad Acta nominato dalla Regione Liguria) e al momento sconta non solo il fisiologico rallentamento dovuto alla nota situazione emergenziale ma una vera e propria stasi dovuta al mancato riscontro da parte degli Enti competenti, in primis la mancata convocazione di una idonea Conferenza dei Servizi che AMAT ha richiesto appena terminata la fase emergenziale e quindi nuovamente sollecitato.

Nel contempo si ripetono a cadenza regolare le notizie di rotture della vecchia conduttura e di spiacevoli interruzioni dell’erogazione dell’acqua potabile nei Comuni del Golfo Dianese, che con l’arrivo della stagione estiva risultano di particolare gravità se si immagina il disagio che ciò comporta a residenti e turisti.

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