Economia

Sostegno all’editoria digitale, l’appello di ANSO: “Dal governo serve uno sforzo in più. Emilia Romagna e Lazio siano da esempio”

Sostegno all’editoria digitale, l’appello di ANSO: “Dal governo serve uno sforzo in più. Emilia Romagna e Lazio siano da esempio”

“Servono più fondi per l’editoria digitale. La crisi attuale richiede uno sforzo maggiore per sostenere le piccole testate locali che in questi mesi di emergenza hanno garantito un’informazione puntuale e direttamente dal territorio. Il dialogo avviato con le amministrazioni regionali di Emilia Romagna e Lazio ha portato ad uno stanziamento straordinario di 2 milioni di euro: che questo sia da esempio anche per altre Regioni”. Il presidente dell’Associazione Nazionale della Stampa Online (ANSO) Marco Giovannelli torna ad insistere sulla necessità di un “intervento più significativo per il settore dell’editoria digitale; un settore definito strategico, ma già in crisi prima dell’avvento del Coronavirus”.

Eppure è stata l’emergenza sanitaria ha mettere in evidenza il ruolo dell’informazione locale, e a quella digitale in particolare. Dai diversi territori sono arrivati i racconti, quasi sempre in presa diretta, di quegli avvenimenti che spesso, troppo spesso, si sono trasformati in tragedie. Le testimonianze provenienti da Bergamo, Savona, ma anche da Piacenza e Taranto hanno riferito alle loro comunità locali e a tutto lo scenario nazionale quanto stava avvenendo, senza sosta.

Ma la crisi economica, derivata dall’emergenza Covid, ha colpito anche il settore dell’informazione.”«Le prime regioni a muoversi sono state Emilia Romagna e Lazio: hanno voluto sostenere la filiera dell’informazione, dalla carta alle radio tv, dal digital alle edicole, con provvedimenti ad hoc e uno stanziamento straordinario di 2 milioni di euro – prosegue Giovannelli – ANSO ha lavorato fianco a fianco agli organismi di Emilia Romagna e Lazio per arrivare al risultato sperato, ovvero destinare aiuti certi al mondo degli editori del web, un risultato importante per un mondo spesso ‘dimenticato’ dai contributi”.

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