Cronaca

L’Anac boccia il modello Genova: “Le deroghe indiscriminate favoriscono la corruzione”

L’Anac boccia il modello Genova: “Le deroghe indiscriminate favoriscono la corruzione”

Roma. “Sembrano riaffacciarsi in questi giorni ipotesi rischiose come quelle di un largo utilizzo dei ‘super-commissari’, del ‘modello Genova‘ per alcuni appalti sopra soglia, con amplissime deroghe, e l’affidamento diretto fino a 150.000 euro senza alcuna consultazione delle imprese. Non è togliendo le regole che il sistema funziona meglio. Al contrario, le deroghe indiscriminate creano confusione e le imprese non hanno punti di riferimento e si rischia di favorire la corruzione e la paralisi amministrativa”.

Così il presidente dell’Anac, Francesco Merloni, va controcorrente rispetto a chi in questi giorni cita la ricostruzione del ponte sul Polcevera come esempio da seguire per tutte le opere pubbliche. Niente gare e commissari per velocizzare i lavori, due ricette che stanno alla base del decreto Semplificazioni su cui sta lavorando i Governo in queste ore.

“Dopo il provvedimento del 2019, vi è ora il rischio di uno sblocca cantieri-bis, con le stesse problematiche. Le perplessità che l’Autorità aveva su quel decreto trovano una conferma nei dati: a fronte di una crescita del mercato del 23%, quella degli appalti sotto soglia, oggetto delle semplificazioni normative, è stata di poco oltre il 10%. Dunque, non si è avuto nessun beneficio concreto, e il dato non deve stupire più di tanto: i cantieri più piccoli non avevano alcuna necessità di sblocco, perché già ci sono gli strumenti per avviare e chiudere velocemente le gare”, sono le perplessità di Merloni.

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