Liguria. Doppia preferenza di genere, limite del 60 per cento dei candidati del medesimo sesso per la formazione delle liste regionali per garantire un’adeguata rappresentanza di entrambi i sessi. E’ questa la modifica approvata oggi dalla giunta regionale alla legge elettorale in vigore, la numero 43 del 1995. L’introduzione della doppia preferenza di genere è stata caldamente consigliata dal premier Giuseppe Conte che ha scritto anche alla Liguria. Anche il listino del presidente dovrà adeguarsi prevedendo l’alternanza tra uomini e donne. Ora la nuova legge elettorale dovrà ricevere il semaforo verde anche in consiglio.
Il disegno di legge approvato dalla giunta regionale prevede modifiche alla legge elettorale di Regione Liguria e in particolare che nelle liste provinciali concorrenti i candidati del medesimo sesso non possano eccedere il 60% del totale, e la possibilità, per l’elettore di esprimere fino a due voti di preferenza per candidati appartenenti alla medesima lista. In caso di espressione di due preferenze, le stesse devono essere espresse a favore di candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Per consentire la formazione di liste di candidati che permettano di garantire effettivamente la rappresentanza di entrambi i generi, si prevede che le liste di candidati di ogni circoscrizione siano composte da un numero di candidati pari ai seggi da assegnare nella stessa, aumentati di un terzo, in quanto nelle circoscrizioni provinciali con un minor numero di seggi da attribuire, il suddetto rapporto non risulterebbe garantito in base alle norme attualmente vigenti.
A realizzarsi (per ora) sarà dunque l’unica modifica su cui tutte le forze politiche erano d’accordo in partenza: nella stessa lista i candidati dello stesso sesso non potranno superare il 60% del totale. L’elettore potrà esprimere fino a due voti di preferenza, a patto che siano di sesso diverso, pena l’annullamento del secondo nome espresso.