“Stasera No”, da 5 artisti genovesi una hit ideata in quarantena per sorridere al futuro

“Stasera No”, da 5 artisti genovesi una hit ideata in quarantena per sorridere al futuro

Genova. Ideato durante la quarantena tramite whatzapp nell’emergenza sanitaria Covid 19, e prodotto in fase 2 nel pieno rispetto delle norme anti contagio. Stasera No! è il nuovo singolo del collettivo AW5 fuori lunedì 6 luglio alle 15:00 su tutte le piattaforme digitali e su Youtube.

Nato dall’idea del creative director dell’agenzia genovese Al widow Productions, Alberto Maria Vedova, il brano è stato prodotto e mixato da Roberto Ottone Casagrande aka Axel nello studio Klinique di Genova. Gli artisti coinvolti che hanno abbracciato l’idea, scritto e interpretato il brano, sono 5: tutti di Genova, ma provenienti da realtà e vite completamente diverse. Il brano brilla per la positività del messaggio e il ritmo fortemente caraibico in un beat reggaeton tipicamente estivo.

«Abbiamo voluto regalare agli italiani una canzone che li facesse ballare lasciandosi alle spalle tutto quello che ognuno di noi ha dovuto affrontare, soprattutto nei mesi marzo, aprile e maggio – spiega l’ideatore del progetto Alberto Maria Vedova – l’idea era quella di lanciare un messaggio: “ce l’abbiamo fatta, ora possiamo tornare a sorridere, rimbocchiamoci le maniche e torniamo più forti di prima”». Un brano nato in modo singolare, una scommessa vinta contro il distanziamento sociale: “Composizione, produzione musicale, arrangiamento, registrazione e mixaggio sono stati curati da me – racconta il producer Axel – su queste fondamenta i vocalist hanno composto le loro parti. A causa dell’impossibilità di vederci durante la quarantena, ho iniziato l’arrangiamento e la produzione basandomi su dei vocali di WhatsApp, dove ogni vocalist cantava la sua parte scritta su una prima stesura della strumentale fatta sul mio portatile. Quando sono potuto tornare in studio avevo pronto un arrangiamento nuovo da cui fare partire la stesura definitiva del brano e le registrazioni ufficiali. È stata un’esperienza diversa dal solito per la composizione “a distanza” e per il fatto che non ci siamo mai visti tutti insieme nello stesso posto per discutere il pezzo. Ognuno ha fatto la sua parte e poi ho dovuto comporre il puzzle”.

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