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Andrea Amelio: “Smetto di giocare, ma resto nel Quinto”

Andrea Amelio: “Smetto di giocare, ma resto nel Quinto”

Genova. In questi casi, di solito, ci si chiede se sia meglio dare prima la notizia brutta o quella bella. Qui però una è conseguenza dell’altra, quindi bisogna andare in ordine cronologico: Andrea Amelio, in biancorosso dal 2015, ha deciso di smettere di giocare. L’imperiese classe 1986, tuttavia, non abbandonerà l’Iren Genova Quinto: per lui è pronto un posto nello staff tecnico e, più avanti, nei quadri societari dell’unico club di pallanuoto genovese in Serie A1. Certo, nonostante questo resta un po’ di malinconia per cinque stagioni intense, vissute sulla cresta dell’onda, volate via in un attimo.

Andrea, quali sono le ragioni della tua scelta?
“Tante e diverse fra loro. Anzitutto il lavoro: conciliare gli impegni con gli allenamenti e con le partite stava diventando sempre più difficile e impegnativo. Il Quinto è una società seria e ambiziosa e giustamente vuole avere sempre tutta la rosa presente ad ogni seduta e io non sono più in grado di garantirlo. E intendiamoci, anche io sono uno che pretende molto da se stesso, credo che gli allenamenti siano fondamentali e mi spiacerebbe non poterci essere sempre. Poi è una questione anagrafica: a ottobre compirò 34 anni: faccio più fatica ad allenarmi e a giocare, si allungano i tempi di recupero che per giunta non sono mai facili quando hai un lavoro come il mio, che richiede spesso turni notturni. Infine, qualche acciacco fisico, soprattutto alla spalla: non mi andrebbe di vedermi al di sotto delle mie potenzialità, e così ho preso questa decisione, in accordo con la società”.

Che Quinto lasci?
“Lascio una società in netta e costante crescita. Io sono arrivato cinque anni fa, mi aveva convinto Marco Paganuzzi dopo un lungo corteggiamento, e ho visto il club crescere passo dopo passo. Adesso ha una prima squadra fatta di giocatori di qualità, può ambire ad alzare ancora l’asticella”.

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