Liguria. “Distinguerei il tema dell’azionariato da quello della gestione del ponte. A oggi la strada che si immette sul ponte e quella che esce dal ponte, è gestita da Aspi. Quale altra soluzione logica c’è? O facciamo le barriere doganali a inizio e fine ponte?” Parole della senatrice Pd Roberta Pinotti dopo le polemiche sulla lettera del ministro Paola De Micheli in merito all’affidamento del nuovo ponte di Genova ad Aspi, attuale concessionario del tratto autostradale.
“A oggi non essendoci stata alcuna revoca della concessione e dovendo fortunatamente essere inaugurato il ponte che sostituisce il Morandi, questa è la soluzione logica, naturale”. E sulla diversa posizione degli alleati del M5s sul tema, ha aggiunto: “Questa non è politica, ideologia o scelte di fondo, è la logica. Se mettiamo in discussione pure questa, è problematico”.
Ma i pentastellati tuonano contro il ministro: “Il M5S non permetterà che il ponte di Genova torni nella mani dei Benetton e di Aspi: la tragedia del Morandi ci ricorderà per sempre le loro vergognose inadempienze e i successivi, quasi goffi depistaggi per nascondere le loro responsabilità. Un conto è un adempimento tecnico per consentire l’avvio della circolazione sulla rete, anche per rispondere alla petulanza con cui Bucci e Toti si lamentano di non sapere a chi consegnare il nuovo Ponte, altro invece concedere loro la gestione di un’infrastruttura eccellente, che siamo riusciti a ricostruire in tempo record grazie al decreto Genova e all’allora ministro del MIT Danilo Toninelli. Non vanifichiamo i sacrifici compiuti e certamente non infanghiamo la memoria delle 43 vittime del Morandi restituendo il nuovo manufatto a chi ha stroncato vite e messo in ginocchio un’intera città!”, dichiarano il capogruppo regionale Fabio Tosi e il vicecapogruppo regionale Andrea Melis.