Cronaca

Bruno, 97 anni, sopravvissuto a tre mesi di Covid: “Giorni terribili, ma ho sconfitto il virus”

Bruno, 97 anni, sopravvissuto a tre mesi di Covid: “Giorni terribili, ma ho sconfitto il virus”

Genova. Ogni volta che sono andato al cimitero di Cosala, mi sono riveduto bambino di sei anni, con la zia che puliva la tomba mentre leggeva l’epigrafe che aveva composto il mio papà – Qui giace Giustina Tardivelli, a 33 anni un crudele morbo ti rapì all’affetto del tuo marito e dei tuoi tre bambini – la imparai a memoria a forza di guardarla, ma non capivo la parola morbo, chi era questo Morbo?”

Non se lo sarebbe mai immaginato, ma dopo 90 anni anche lui ha ingaggiato una terribile lotta con un misterioso morbo, che lo ha costretto a letto per tre lunghissimi mesi, uscendone però vittorioso. Parliamo di Bruno Tardivelli, classe 1923, nato nella Fiume sospesa tra i due conflitti mondiali, ex maestro e genovese d’adozione, uno dei nostri tanti, troppi, anziani contagiati dal Covid, a causa di un sistema sanitario travolto dall’emergenza. E del suo libro, da cui abbiamo estratto il breve passaggio iniziale, pubblicato recentemente, che racchiude il racconto di dieci anni della sua vita prima, durante e dopo la guerra.

Bruno, a inizio emergenza sanitaria si fa male ad un braccio e viene ricoverato al Galliera di Genova, dove gli viene scoperto, dopo qualche giorno, il coronavirus. Dal quel momento inizia la sua battaglia, spostato di reparto in reparto: “I medici sono stati tutti ottimi, come gli infermieri – spiega – ma a mio modesto avvisto credo che di questo Covid i vari luminari non abbiamo capito molto, soprattutto all’inizio”. Secondo Bruno il problema, infatti, è il “mansionario”, cioè le “regole, le disposizioni” a cui devono attenersi medici e infermieri, che forse non è stato efficace a preservarlo dal contagio.

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