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Dalla Diocesi di Savona un “Fondo di solidarietà” per il post emergenza

Dalla Diocesi di Savona un “Fondo di solidarietà” per il post emergenza

Savona. La Diocesi di Savona-Noli al lavoro per offrire un sostegno concreto per il post-emergenza. La pandemia da Covid-19, oltre a lutti e sofferenze, sta già lasciando inevitabili conseguenze socio-economiche, peraltro su un territorio come quello savonese ancora provato dalla crisi degli anni scorsi. Perciò il vescovo Calogero Marino, con una lettera alle parrocchie e pubblicata anche su Il Letimbro di giugno, ha dato il via ufficialmente a questa iniziativa.

“Costituisco pertanto, con l’aiuto della Caritas, un Fondo diocesano di solidarietà, ‘Insieme per ripartire’, che raccoglierà i nostri contributi, secondo le possibilità di ciascuno, per il tempo – e sarà lungo! – di questa crisi. Potremo così farci concretamente prossimi dei tanti nostri fratelli – penso in particolare ai migranti e ai senza fissa dimora – che talora consideriamo solo un problema da risolvere, e che invece sono per noi un dono, ‘la carne viva di Cristo’ (Papa Francesco): anche con loro dovremo sognare e costruire un mondo diverso. Ma penso anche a chi ha perso il lavoro o rischia di perderlo, e alle tante famiglie che si stanno drammaticamente impoverendo. Penso alle tante piccole attività produttive che rischiano di non ripartire. Il lavoro è dignità, e possibilità per ciascuno di contribuire al bene comune. Non poter lavorare è umiliante e spesso rende muti e incapaci perfino di chiedere: vorrei che riuscissimo, per quanto sarà possibile (e nella sana consapevolezza di non essere onnipotenti!), a farci vicini concretamente a questi nostri fratelli!”.

I contributi al fondo possono essere versati sull’Iban IT05S0503410600000000012497 intestato a Fondazione diocesana ComunitàServizi onlus, con la causale: Fondo diocesano di Solidarietà “Insieme per ripartire”. Le erogazioni liberali alle onlus possono essere detratte dall’imposta ai sensi dell’art. 15 del TUIR o in alternativa (con norma più favorevole) possono essere detratte in base all’art. 83 comma 1) del D. Lgs 117/2017 (codice del Terzo Settore). Vi è anche l’opportunità, sempre in via alternativa alle opzioni precedenti, della deduzione dal reddito in base all’art 83 comma 2 dello stesso D. Lgs. Per beneficiare di questa opportunità è necessario che le erogazioni siano effettuate esclusivamente tramite versamenti che ne garantiscano la tracciabilità, quindi con bonifico (bancario o postale) oppure bancomat, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari.

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