Economia

Coronavirus, Liguria nel baratro: il Pil crollerà dell’8,7% ma in Italia c’è chi sta peggio

Coronavirus, Liguria nel baratro: il Pil crollerà dell’8,7% ma in Italia c’è chi sta peggio

Genova. A causa del lockdown per la pandemia di coronavirus la Liguria chiuderà il 2020 con una contrazione del Pil dell’8,7%, un crollo pesante ma meno marcato rispetto a quello del Nord Ovest (meno 9,3%) e dell’Italia nel suo complesso (meno 9,1%). E’ la previsione elaborata da The European House-Ambrosetti nel quarto rapporto “Liguria 2022“, presentato oggi a Palazzo Ducale.

“Sono migliorati indicatori in modo importante. Più del 70% dei parametri che abbiamo indicato per misurare il termometro dell’economia e della società ligure sono migliorati nell’ultimo quinquennio anche in modo significativo – spiega Valerio De Molli, managing partner e Ceo di Ambrosetti – poi c’è stato il Covid. Quest’anno abbiamo provato a immaginare i numeri di impatto, che sono tragici per il sistema Paese. L’Italia chiuderà il terzo anno peggiore dei 150 anni della storia della su repubblica in termini di decrescita”.

Anche la Liguria subirà un impatto notevole, con numeri che si riflettono anche dal punto di vista occupazionale: secondo Ambrosetti sono almeno 90mila i posti di lavori a rischio nella regione. “Non per forza sono posti persi perché dipenderà dalle manovre di sostegno degli enti pubblici – osserva De Molli -. Per il momento non ne abbiamo perso neanche uno. Ma sono comunque a rischio perché la decrescita non giustifica più quei livelli occupazionali”.

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