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Coronavirus, shock a Tursi, in scena la commissione consiliare con negazionisti e no-vax

Coronavirus, shock a Tursi, in scena la commissione consiliare con negazionisti e no-vax

Genova. Avete presente il tormentone dell’estate? La donna che dalla spiaggia di Mondello, in Sicilia, urla al mondo che “non ce n’è Coviddi”? Bene, qualcosa di molto simile è andato in scena questa mattina in Comune a Genova durante una commissione consiliare dove, con soldi pubblici, sono stati ascoltati esponenti negazionisti e no vax, peraltro sostanzialmente senza contraddittorio, senza proposte e senza oggettiva utilità per la collettività né per l’amministrazione.

Il tema della commissione, sulla carta, era “Distanziamento sociale e didattica a distanza: rischi e benefici”, voluta dal consigliere di Fratelli D’Italia Franco De Benedictis, candidato alle prossime elezioni regionali. Molti gli invitati come auditi, ma – forse per via del periodo decisamente estivo, forse perché gran parte di questi hanno preferito evitare polemiche gratuite – di 14 persone ne sono rimaste 5. E a parte Giacomo Guerrera, garante dell’Infanzia del Comune di Genova (che ha fatto un intervento generico di pochi secondi sullo smart working e sulla difficoltà del periodo Covid per bambini e ragazzi) a malapena si è parlato di “dad e distanziamento”. Molto tempo invece è stato impiegato per mettere in dubbio l’esistenza stessa del Coronavirus, criticare l’uso di mascherine e disinfettanti e auspicare passi indietro sul vaccino.

Tra i protagonisti della commissione – in videoconferenza – Riccardo Lo Monaco, del movimento di “libera scelta” Siamo (il quale ha suggerito al consigliere De Benedictis gli altri esponenti da invitare). Poi Annarita Iannetti, dirigente asl a Pescara, medico che ha dichiarato “che il virus esista è ancora tutto da accertare”, seguita da Franco Trinca, uno dei medici intervenuti anche al famoso convegno in senato del 27 luglio scorso (quello di cui si è molto parlato per le frasi del tenore Andrea Bocelli), infine Loretta Bolgan, chimica, in passato nella commissione parlamentare d’inchiesta sugli effetti dell’uranio impoverito sul militari, e i cui studi sui vaccini vengono costantemente utilizzati dal fronte no vax come testi di riferimento.

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