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Bonus Covid, due consiglieri comunali genovesi: “Preso, ma non viviamo di politica”

Bonus Covid, due consiglieri comunali genovesi: “Preso, ma non viviamo di politica”

Genova. Dopo l’auto-sospensione dalla Lega ligure del consigliere regionale Alessandro Puggioni, che ha ammesso di avere chiesto e ottenuto 1200 corrispondenti a due bonus Inps per l’emergenza Covid, il tema si estende al consiglio comunale, dove due consiglieri (per ora), Luca Pirondini del M5s e Alessandro Terrile del Pd, affermano di avere sfruttato gli aiuti, come previsto dalla legge, ma ricordando che le retribuzioni per chi fa parte del consiglio comunale sono ben inferiori a quelle dei colleghi di via Fieschi o di quelli in parlamento.

Terrile si fa fare letteralmente i conti in tasca: “Nel 2019 ho percepito 8.357 euro netti per gettoni da consigliere comunale a Genova. Fanno 696 euro al mese. Sono uno dei 143.037 sui 245.430 avvocati italiani che ha ottenuto 1.200 euro di bonus dalla Cassa Forense”, scrive su facebook confermando di aver chiesto e ottenuto il bonus per il sostegno al reddito durante il lockdown.

“Sono avvocato libero professionista e non ho mai avuto uno stipendio fisso. Nel 2018 ho dichiarato redditi per 34.600 euro lordi, compresi i gettoni del Comune. Prima di fare politica guadagnavo di più, ma non è questo il tema – spiega – quest’anno, con il lockdown e i tribunali chiusi, il mio fatturato di marzo aprile e maggio è stato zero. Per questo, quando Cassa Forense ha bandito l’erogazione di un bonus per chi aveva redditi inferiori a 35.000 euro (o 50.000 euro con riduzione di fatturato sull’anno precedente) ho partecipato”.

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