Cronaca

Coronvirus, l’epidemiologo Icardi: “Vaccino? Non deve essere un obbligo”

Coronvirus, l’epidemiologo Icardi: “Vaccino? Non deve essere un obbligo”

Genova. Obbligatorio o facoltativo? È acceso il dibattito sul vaccino contro il coronavirus diverse sono le posizioni. Giancarlo Icardi, l’epidemiologo e direttore dell’unità operativa di igiene del San Martino di Genova, è d’accordo con la linea lanciata da Giuseppe Conte e dall’assessore ligure Sonia Viale, secondo cui è giusto optare per una “adesione consapevole“, garantendo l’accesso gratuito al farmaco per le fasce di popolazione più a rischio.

“In una situazione come questa, in cui la popolazione italiana ha dimostrato grande maturità e sensibilità socio-sanitaria rispettando le regole del lockdown, penso che un’adesione consapevole sia sicuramente preferibile rispetto all’obbligo”, spiega il medico, ricordando del resto che “nessuno in Italia propone una vaccinazione universale contro l’influenza”.

Il ragionamento è supportato dai numeri: “Partiamo dal presupposto che gli studi epidemiologici ci hanno detto che, tra gli italiani, la prevalenza di chi ha già incontrato il coronavirus è del 3%. Vuol dire che tutti gli altri sono suscettibili di ammalarsi. Allora – prosegue Icardi – conoscendo l’indice di contagiosità di questo nuovo virus, nel senso che ogni malato di solito ne contagia almeno altri due, con una stima la copertura vaccinale che potrebbe interrompere la circolazione si aggira tra il 75 e l’80% della popolazione”.

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