Cronaca

Omicidio San Biagio, il giudice: “Alessio e Simone temevano per la loro incolumità”

Omicidio San Biagio, il giudice: “Alessio e Simone temevano per la loro incolumità”

Genova. “La scelta della misura cautelare tiene conto della genesi di questo terribile delitto – scrive il giudice – frutto dell’esasperazione di un figlio nei confronti di un genitore violento non emergendo precedenti condotte dell’indagato e, per contro, la vicinanza della comunità in cui abita”. Così scrive il gip Angela Nutini nel provvedimento con cui concede gli arresti domiciliari ad Alessio Scalamadré, in carcere dall’alba di martedì dopo aver confessato l’omicidio del padre Pasquale. Il ragazzo assistito dall’avvocato Luca Rinaldi, questa mattina aveva risposto alle domande del giudice spiegando in dettaglio come si erano svolti i fatti la sera di lunedì, quando il padre si era presentato a casa dei ragazzi per chiedere che Alessio modificasse in parte la denuncia nei suoi confronti.

Circa la ricostruzione dei fatti per il gip “E’ credibile che Alessio, così come Simone temessero per la propria incolumità essendo emerso che il padre fosse un uomo autoritario, minaccioso ed anche manesco”.

E lo stesso giudice solleva forti dubbi sulle dichiarazioni delle sorelle della vittima che attraverso il loro avvocato anche a Genova24 avevano detto che era stata la madre ad aizzare i figli contro il padre: “Le informazioni testimoniali rese dalle sorelle della persona offesa volte a sminuire i rapporti tesi tra i coniugi sono in antitesi con le molteplici testimonianze afferenti alle condotte prevaricatrici del marito nei confronti della moglie” scrive il gip che aggiunge: “Ciao porta a dubitare del fatto che realmente la moglie avesse cresciuto i figli nell’odio verso il padre mentre ben può essere che entrambi i figli di Pasquale stavano dalla parte della madre mentre avevano un rapporto abbastanza superficiale del padre” scrive citando la testimonianza di un mio della vittima.

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