Politica

Regionali, la Lega non vuole “salvare” Sonia Viale. E per il genovese Piana la giunta si allontana

Regionali, la Lega non vuole “salvare” Sonia Viale. E per il genovese Piana la giunta si allontana

Genova. La Lega non ha alcuna intenzione di “ripescare” l’ex assessore alla sanità Sonia Viale arrivata terza alle regionali nel collegio di Genova. L’ipotesi di un salvataggio in extremis, emersa nelle scorse ore sulla base delle prime trattative nella settimana post voto, viene ora smentita da ambienti interni al Carroccio. Il motivo? “Gli elettori non l’hanno scelta“.

Un’uscita di scena che avrebbe una diretta conseguenza: il presidente del consiglio comunale di Genova, il ponentino Alessio Piana, il più votato a Genova con 2.821 preferenze, non avrebbe più chance di fare l’assessore in piazza De Ferrari. Questo perché l’entrata in giunta lo costringerebbe a rassegnare le dimissioni da consigliere regionale (sono le condizioni imposte da Toti e fatte proprie dal segretario regionale leghista Rixi) e la prima a risalire dalla “panchina” sarebbe proprio l’ex assessore alla sanità che di voti ne ha presi 1.788, circa trecento in più della 26enne Francesca Corso (1.470).

Lo scenario in realtà è più complesso e non si spiega certo con una presunta “vendetta” nei confronti di colei che fu la vice di Giovanni Toti nei primi cinque anni di governo in Liguria. I criteri fissati da Edoardo Rixi sono chiari: i primi a scegliere se fare gli assessori (in tutto tre persone, se non cambieranno gli accordi) saranno coloro che hanno incassato più preferenze. E quindi, nell’ordine: l’assessore comunale spezzino Gianmarco Medusei, il primario savonese Brunello Brunetto, il presidente del consiglio uscente Alessandro Piana, l’assessore uscente Stefano Mai, il sopracitato Alessio Piana e l’ex vicesindaco chiavarese Sandro Garibaldi.

» leggi tutto su www.genova24.it