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Salone Nautico di Genova, il porto di Andora presenta il progetto di riqualificazione e i progetti “green”

Salone Nautico di Genova, il porto di Andora presenta il progetto di riqualificazione e i progetti “green”

Andora. Il porto e la Marina Resort di Andora al Salone Nautico di Genova. In uno spazio allestito dall’Ama nello stand della Assonat, l’Azienda Multiservizi srl e il comune di Andora animeranno con ospiti ed esperti un calendario di incontri tematici programmati nei cinque giorni dell’esposizione.

Il porto andorese, da 33 anni consecutivi, Bandiera Blu Fee, insieme a pochi altri in Italia, presenterà un ulteriore percorso green: nuovi investimenti e servizi per i diportisti mirati ad attuare nel tempo quell’economia circolare legata al recupero della plastica, alla produzione autonoma di energia e alla mobilità elettrica con mezzi che dal porto invitano i turisti alla scoperta del territorio. L’obiettivo è quello di essere con le carte in regola per poter intercettare i fondi europei legati al Recovery fun e Recovery Plan Nazionale: finanziamenti che sono sempre più mirati a sostenere le aziende pubbliche e private che attuano sistemi di gestione a basso impatto ambientale e nel recupero virtuoso dei rifiuti in una economia circolare che, in questo caso, coinvolge i diportisti.

“La partecipazione al Salone Nautico è il risultato di un lavoro di squadra che ha come obbiettivo valorizzare il nostro approdo e metterlo al centro di una rivoluzione nella gestione dei servizi che tiene ancora più in considerazione la tutela dell’ambiente già attuata con l’ottenimento di importanti certificazioni – spiega il presidente dell’Ama avvocato Fabrizio De Nicola – Il Salone Nautico di Genova rappresenta un appuntamento fortemente rappresentativo per il territorio che ha consolidato negli anni un impegno rivolto alla valorizzazione del settore della nautica di respiro nazionale ed internazionale. Il Porto è una vera cittadella nel comune di Andora, a cui vogliamo dare sempre migliori servizi e aprire sempre più al territorio, in un’economia circolare che crei tutela del mare, ma anche servizi e,nel futuro, prodotti dedicati e ricavati dal recupero e riciclo dei rifiuti”

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