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Coronavirus e nuovi decreti, ora le palestre dell’Imperiese temono la chiusura

Coronavirus e nuovi decreti, ora le palestre dell’Imperiese temono la chiusura

Palestra pesi generica

Imperia. Le parole del premier Giuseppe Conte, sull’ipotesi di chiudere o meno le palestre se non fosse stato tutto in regola, hanno provocato ulteriori difficoltà a un settore già in crisi. Le palestre dell’Imperiese hanno dovuto affrontare molte spese per seguire alla lettera tutte le misure previste dai protocolli emanati (sanificazioni, pulizia dei locali, installazione di dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani, apposita cartellonistica sulle regole di comportamento da seguire, igienizzazione degli attrezzi) ma nonostante ciò dopo l’annuncio di domenica sera vi è stato un calo tra la clientela terrorizzata dal Covid.

«Le parole del Premier hanno terrorizzato tutti. Molte persone hanno disdetto i corsi, soprattutto di pilates e ginnastica dolce, frequentati specialmente da persone che hanno dai 60 anni in su. Un leggero decremento c’è anche nella sala dei pesi – afferma Fabrizio Pertile dell’A.s.d. Gym Tonic a Camporosso Mare – Noi avevamo già dotato la struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani, la distanza di sicurezza viene garantita. Abbiamo un registro delle entrate e delle uscite con nome, cognome di chi viene e quando. E’ obbligatorio indossare la mascherina da quando si entra fino agli spogliatoi e fino a quando non si inizia l’attività. Una persona può al massimo rimanere 90 minuti in palestra dall’ingresso. La mia opinione è che se decidessero di chiudere, tanti non ripartirebbero più, sarebbe un modo per dare “un colpo di grazia” ad attività già in difficoltà. Temo che sia una decisione già presa e che la “settimana di prova” sia solo un pretesto per poter chiudere».

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