Economia

Nuovo Dpcm, reazioni politiche: “Mazzata per bar, ristoranti e palestre”

Nuovo Dpcm, reazioni politiche: “Mazzata per bar, ristoranti e palestre”

Liguria. “Come un paziente in coma con l’encefalogramma piatto. Bar e ristoranti già prima e durante il lockdown erano in affanno. Ogni giorno a fare i conti con tasse e contributi da pagare. Notti insonni e senza soluzioni all’orizzonte. Il governo ha promesso una potenza di fuoco, risorse capaci di evitare il ko. Oggi, alla luce del nuovo Dpcm, il governo anziché aiutare la categoria, ha staccato la spina. La domenica è giorno di festa, ma non c’è nulla da festeggiare”.

Così Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale ad Albenga e consigliere in Provincia condanna la decisione del governo di «spegnere le luci sulla movida.

“I focolai sono altrove, perché nei ristoranti gli assembramenti non ci sono mai stati. Eppure è prevalsa la scelta di punire chi, con scrupolo e rigore, cercava di rispettare le regole e mantenere famiglia e dipendenti – prosegue Ciangherotti – Come si può immaginare che ristoranti e locali possano lavorare solo a mezzogiorno? Le prospettive sono ancora più pesanti. Ci avviamo verso una progressiva stretta sulle attività senza che, a compensazione, si stiano prevedendo misure adeguate per consentire al settore di sopportare limitazioni, oneri aggiuntivi, chiusure anticipate o, addirittura, definitive. E’ forse questa la potenza di fuoco che tanto sbandierava Conte?». Condannate anche palestre e piscine”.

» leggi tutto su www.ivg.it