Covid, Coldiretti Liguria: «Lo stop alle 18 impatta negativamente sulla filiera agroalimentare»

Covid, Coldiretti Liguria: «Lo stop alle 18 impatta negativamente sulla filiera agroalimentare»

riviera24 - Cibo

Genova. «La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa, prima dell’emergenza coronavirus, era pari al 35% del totale dei consumi alimentari: ora la chiusura anticipata alle 18, che resterà in vigore fino al prossimo 24 novembre, con il crollo delle attività di bar, gelaterie, pasticcerie, trattorie, ristoranti e pizzerie, avrà un effetto negativo a cascata sull’intera filiera agroalimentare».

È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti, in riferimento all’entrata in vigore, da oggi, del nuovo Dpcm, con chiusure anticipate per attività di ristorazione e diffusione dello smartworking che taglia le pause pranzo, e sull’impatto che questo avrà anche per le grandi eccellenze locali, che trovano nel canale Ho.re.ca uno dei principali mercati di sbocco. Nell’attività di ristorazione, a livello nazionale, sono coinvolti circa 330mila tra bar, mense e ristoranti, ma anche 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera, impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro.

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