Liguria. “Oggi ci sentiamo di dire ‘No, non ci stiamo’ alle incongruenze che emergono rispetto ai diversi comparti che interessano le nuove misure del Dpcm. Non può essere sempre lo sport a pagare le conseguenze pesanti delle scelte”.
Ad affermalo è la presidenza di Uisp che, dall’inizio della pandemia, è sempre stata sul crinale tra responsabilità verso il bene primario della salute di tutti e il dovere di rappresentanza.
“Lo sport, quello di base soprattutto – hanno proseguito, – ha una valenza trasversale nelle politiche pubbliche a partire da quelle per la salute, ma è altrettanto economia sociale, opportunità di lavoro, con pari dignità rispetto alle altre realtà produttive del Paese. Gli investimenti che il nostro mondo ha fatto per garantire la sicurezza e la salute dei praticanti e dei cittadini non possono non essere presi in considerazione. Lo sport di base è davvero in ginocchio, non ce lo possiamo più permettere“.