Imperia. L’ultimo DPCM ha sferrato un ulteriore colpo di grazia alle attività lavorative in proprio in tutta la nazione. Dopo l’impegno economico attuato da ogni singolo esercizio per la definitiva messa in regola in base alle normative dei passati decreti, sono state chiuse quelle attività, culturali e sportive, che stavano faticosamente tentando di tirare su la testa. Stessa cosa per il settore di somministrazione (bar, ristoranti, pizzerie) che hanno dovuto reinventare il loro modo di lavorare per più di una volta nell’arco di poco tempo.
In conseguenza a ciò, anche tutte le altre attività subiscono una forte battuta d’arresto causata soprattutto dalle chiusure anticipate dei locali. Si pensa forse che a subire i danni sia solo una categoria? Nulla di più falso. Tutti vanno in perdita, gli indotti collegati e la filiera commerciale in toto. La chiusura degli uffici e delle scuole, influisce su tutto, dai trasporti ai consumi, dalle attività ludico-sportive a quelle culturali, mettendo anche in seria difficoltà le famiglie che si ritrovano nuovamente a gestire lavoro e affetti oltre ad una economia sempre più precaria.