Cronaca

“Riaprire subito i cinema, sono a prova di virus”, appello di Cna e Audiovisivo Liguria

“Riaprire subito i cinema, sono a prova di virus”, appello di Cna e Audiovisivo Liguria

Savona. “Riaprire subito i cinema, sono a prova di virus e lo hanno dimostrato con le precedenti riaperture”. E’ l’appello di Cna Cinema e Audiovisivo Liguria dopo l’ultimo Dpcm che ha imposto un nuovo stop.

“Si tratta, infatti -, spiega il portavoce di Cna Cinema e Audiovisivo Liguria Alfonso Cioce -, di luoghi che hanno assicurato nei mesi scorsi la fruizione investendo in misura importante per adeguare gli standard di sicurezza nei propri spazi, garantendo tutte le norme di sicurezza igienico sanitarie, dal tracciamento dei posti alla sanificazione, al distanziamento, al ricambio dell’aria, al controllo della temperatura e all’uso della mascherina obbligatoria”. L’esercizio cinematografico è il primo indispensabile creatore della catena del valore di tutta la filiera del cinema. “Guardando ai dati – prosegue Cioce – nel periodo dal 15 giugno al 25 ottobre 2020 gli spettatori in Italia sono stati circa 5.000.000, con un solo caso di contagio certificato. Secondo dati Mibact ci sono in Italia circa 2000 cinema per un totale di 4mila schermi. Chiudere i cinema – si sottolinea nella nota – non significa solo rendere endemica la crisi dell’esercizio cinematografico, ma anche far fronte ad un prevedibile prossimo e duro impatto su tutta la filiera della produzione di contenuti, dai produttori ai distributori passando per le industrie tecniche, i fornitori, gli autori, le maestranze, le attività legate alla promozione e al marketing. Inoltre, in Liguria, la maggior parte delle sale ha riaperto solo a fine estate con gravi perdite in fatturato e in posti di lavoro, questa nuova chiusura potrebbe significare la cessazione definitiva dell’attività per molte sale”.

Secondo dati dell’ufficio studi Cna su fonte Movimprese 2019 esistono a livello nazionale 12.681 imprese operanti nel macro codice Ateco 59.11 produzione 59.14 sale, che rappresentano il 2% del totale delle imprese attive a livello nazionale. Sfuggono da questa classificazione tutte le imprese che operano nella filiera: fornitori di materiale di scena, abiti, falegnami, impiantisti, società di pubblicità e marketing, artigiani del settore benessere (truccatori, acconciatori) che possono essere legati in via totale o parziale alla filiera del cinema e dell’audiovisivo.

» leggi tutto su www.ivg.it