Economia

Elezioni Confcommercio, avversari Bertino pronti a non votare: “Nessuno deve rimanere per diritto monarchico”

Elezioni Confcommercio, avversari Bertino pronti a non votare: “Nessuno deve rimanere per diritto monarchico”

Savona. Una assemblea alle 15.30 in pieno Black Friday. Basterebbe questo dettaglio a definire il caos che le elezioni per il rinnovo del direttivo della Confcommercio provinciale stanno creando tra gli iscritti alla categoria. Da giorni le polemiche si fanno sempre più aspre tra chi ha intenzione di appoggiare ancora una volta il presidente uscente Vincenzo Bertino (alla guida ormai da 25 anni, oggi ne ha 82) e chi invoca un cambiamento presentando come sfidante Fabrizio Fasciolo del Silb. E ancora oggi, a poco più di 24 ore dal voto, non è chiaro se la sfida ci sarà o se arriverà la clamorosa protesta.

Le elezioni, in programma a febbraio e poi rinviate per la pandemia, si sono da tempo trasformate in un terreno di scontro. Come raccontato ieri, contro Bertino si sono uniti molti dei presidenti provinciali di categoria: Pasquale Tripodoro (Fipe), Wilma Pennino (Fiavet), Andrea Valle (Federalberghi), Barbara Bugini (Faita), Barbara Forzano (Fimaa), Laura De Filippi (Ascom), Enrico Schiappapietra (Balneari). Il gruppo si sta scontrando con lo storico presidente un po’ su tutto: chiedendo (senza esito) chiarimenti su liste dei votanti, peso delle varie categorie, ammissioni e meccanismi delle elezioni, oltre che sui bilanci dell’associazione e precedenti modifiche dello statuto che avrebbero permesso a Bertino di ricandidarsi per così tanti mandati.

Sul tavolo c’è anche la possibilità di non partecipare al voto domani, se da Bertino non arriveranno risposte sui quesiti espressi sopra. “Stiamo attraversando un momento molto difficile – conferma Fasciolo – per quanto riguarda le elezioni allo stato attuale abbiamo contestato la convocazione, il fatto che non abbiamo avuto possibilità di accedere agli elenchi degli associati. Mentre la direzione di Confcommercio sta continuando a chiamare tutti promettendo medaglie e incarichi. Inoltre contestiamo il fatto che la piattaforma è certificata dal punto di vista formale ma non è certificato il modo in cui vengono caricati i dati”.

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