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Genova Smart Week, si chiude parlando di mobilità intelligente

Genova Smart Week, si chiude parlando di mobilità intelligente

Genova. La Genova Smart Week ha dedicato l’ultima giornata alla Smart Mobility con tre sessioni incentrate su mobilità elettrica, infrastrutture dedicate, smart parking, micromobilità e bike economy. Un’occasione per parlare di scelte intelligenti, per salvaguardare l’ambiente, partendo da soluzioni di mobilità sostenibile a breve e medio-lungo termine per poi passare alla mobilità leggera personale.

“Da gennaio il Comune di Genova – ha sottolineato l’assessore Matteo Campora – intende offrire facilitazioni nelle aree blu e azzurre per le auto non inquinanti con l’obiettivo di far circolare in alcune zone cittadine solo mezzi a impatto zero. Come Comune abbiamo predisposto infrastrutture importanti per la ricarica in città. Ora l’industria deve supportarci affinché i prodotti siano accessibili anche economicamente. Genova, dopo aver attivato un servizio di scooter sharing totalmente elettrico, sta pensando anche di avviare uno sharing auto elettrico. Occorre però che l’infrastruttura di ricarica non sia solo presente in città, ma anche sulle autostrade. In parallelo, il Comune ha avviato dei cambiamenti sul Tpl. Sono arrivati i primi bus elettrici, sono state trasformate alcune rimesse e abbiamo il progetto di sostituire l’intera flotta con mezzi elettrici entro il 2025”.

“Il settore della mobilità elettrica, sia privata sia pubblica, ha continuato a crescere a livello mondiale e nazionale anche con la pandemia ma il nostro paese è indietro” – ha spiegato Simone Franzò, direttore Osservatorio Smart Mobility del Politecnico di Milano. “Il settore è cresciuto a livello internazionale nel 2019 con il +9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale del 2% del parco circolante – ha spiegato Franzò – la Cina domina il mercato mondiale, una macchina elettrica su due è immatricolata là”. L’Italia conferma i trend di crescita internazionali, ma con valori assoluti molto inferiori (0,9% sul totale delle auto) e forti differenze tra Nord e Sud”.

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