Cronaca

Progetti a sostegno dei disabili, la Regione stanzia 500mila euro per le associazioni

Progetti a sostegno dei disabili, la Regione stanzia 500mila euro per le associazioni

Genova. La giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali Ilaria Cavo, ha stanziato mezzo milione di euro per un bando rivolto alle associazioni del terzo settore: si tratta di contributi per l’elaborazione di progetti a sostegno dei disabili.

“Gli ambiti in cui i progetti potranno rientrare – spiega l’assessore Cavo – sono ampi e di grande importanza, a maggior ragione in una fase delicata come questa, segnata dalla pandemia, in cui il rischio dell’isolamento, del disagio e della solitudine sono particolarmente accentuati e colpiscono soprattutto le categorie più fragili, come appunto i disabili. Da qui la scelta di varare questo provvedimento specifico e mirato alla disabilità, parallelo e complementare rispetto a un analogo provvedimento assunto per gli anziani, grazie al quale è già stato potenziato il numero verde per gli over 65 con il supporto della rete dei custodi sociali, ampliata al volontariato. Questo provvedimento, grazie ai fondi delle politiche sociali, segna una ulteriore tappa nel percorso di stretta collaborazione tra Regione Liguria e realtà del terzo settore, il cui supporto è di straordinaria importanza”.

Le associazioni dovranno elaborare un progetto esecutivo nell’ambito di alcune macro aree:
Sostegno al benessere e all’inclusione sociale delle persone con disabilità attraverso la realizzazione di attività socio-ricreative a distanza;
Formazione all’utilizzo degli strumenti tecnologici come piattaforme, siti, app per poter realizzare attività volte all’inclusione sociale;
Contrasto al fenomeno della solitudine involontaria e prevenzione dell’isolamento sociale delle persone con disabilità attraverso la creazione, su tutto il territorio regionale, di un numero dedicato per supporto, compagnia e altre attività che si rendano necessarie;
• Supporto alla persona disabile nel raggiungere la propria autonomia e mobilità con attività propedeutiche al trasporto sociale;
• Attività specifiche di supporto domiciliare (ad esempio attraverso la consegna della spesa, il disbrigo di commissioni, la telecompagnia) che garantiscano risposte adeguate per le persone con disabilità oltre che sostegno al nucleo familiare a seguito dei bisogni emersi con l’emergenza Covid-19;
Valorizzazione del lavoro di rete dove già esistente, favorendo la condivisione delle conoscenze tra le associazioni attraverso una strategia di comunicazione comune e condivisa e promuovere le buone pratiche territoriali, anche in collaborazione con gli enti pubblici territoriali.

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