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Bordighera deve cedere l’acquedotto a Rivieracqua, ma l’amministrazione non ci sta: «Servono garanzie»

Bordighera deve cedere l’acquedotto a Rivieracqua, ma l’amministrazione non ci sta: «Servono garanzie»

Vittorio Ingenito

Bordighera. Mancanza di garanzie, sia patrimoniali che occupazionali e aumento esponenziale delle tariffe dell’acqua per i cittadini: sono queste le maggiori perplessità dell’amministrazione comunale riguardo all’assorbimento del servizio idrico integrato di Bordighera nell’Ato idrico provinciale attualmente affidato a Rivieracqua. Un passaggio, quello alla gestione comprensoriale, che sembra ormai improcrastinabile visto il diktat imposto a tutti Comuni di cessare le gestioni in house o in economia e passare tutto in mano alla società pubblica consortile creata ad hoc, ma anche pesantemente indebitata, per gestire l’acquedotto.

A illustrare al consiglio comunale le problematiche e le perplessità sulla situazione, è stato ieri il sindaco Vittorio Ingenito che ha espresso a nome dell’amministrazione di Bordighera, la propria ferma contrarietà all’inclusione del patrimonio idrico della città nel servizio integrato gestito dalla società Riveracqua.

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