Cronaca

Infermieri e personale sanitario protestano sotto la prefettura: “Più risorse per le indennità o siamo pronti allo sciopero”

Infermieri e personale sanitario protestano sotto la prefettura: “Più risorse per le indennità o siamo pronti allo sciopero”

Liguria. “Noi chiediamo un’implementazione delle risorse destinate all’indennità infermieristica e speriamo che l’indennità infermieristica rimanga, come è oggi, definita per legge senza diventare un’indennità definita dal contratto in cui sicuramente le risorse non sarebbero destinate solo a noi. Siamo pronti a ricominciare con le manifestazioni e arrivare fino alla proclamazione di uno sciopero di 48 ore se rimarremo inascoltati, questo è un assaggio. Abbiamo dato tanto in questo periodo e quindi riteniamo più che legittime le nostre richieste”. Così Enrico Boccone, segretario regionale del Nursing Up Liguria, che questa mattina ha coordinato la protesta degli infermieri e degli operatori del personale sanitario non medico svoltasi davanti alla prefettura di Savona.

“Basta togliere ai lavoratori. Togliere riposi, togliere ferie, togliere il diritto a denunciare la situazione di disorganizzazione e di croniche carenze, togliere la dignità della persona prima ancora di quella del professionista. Operatori stremati, provati dal punto di vista fisico e dello stress psico-lavorativo, colleghi che hanno visto la morte negli occhi troppe volte e che continuano adessere spremuti come limoni. Il sindacato Nursing Up, che per mesi ha tentato di dialogare con i rappresentanti del Governo e con le Regioni per di dare idonee soluzioni al ventaglio di problematiche e alle correlate richieste dei professionisti dell’area infermieristica e degli altri operatori sanitari dipendenti dalle Aziende Sanitarie, dice basta e denuncia una situazione insostenibile”.

“E’ tristemente noto – spiega Boccone – che i contagi degli operatori siano ormai fuori controllo e purtroppo le soluzioni delle Regioni e delle Aziende sono inadeguate e manchevoli. Dopo varie iniziative a livello locale, il 15 ottobre migliaia di infermieri italiani hanno manifestato a Roma ed il successivo 2 novembre sono stati costretti a scioperare per 24 ore. Un timido segnale di valorizzazione della nostra professione è arrivato solo da parte del Ministro della Salute, attraverso il riconoscimento di una indennità professionale che tuttavia, non essendo sostenuta da adeguati finanziamenti, ci lascia profondamente amareggiati e delusi. Si tratta di una lotta che siamo determinati a portare avanti anche sino alla proclamazione di ulteriori 48 ore di sciopero nazionale, se fosse necessario, e proprio per questo ci stiamo coordinando con i colleghi operanti nelle altre regioni italiane. Servono azioni risolutive”.

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