I primi vaccini anti-Covid e le sfide per la logistica farmaceutica e sanitaria

I primi vaccini anti-Covid e le sfide per la logistica farmaceutica e sanitaria

Genova. Gli annunci che in questo mese di novembre si susseguono in ordine agli stati di avanzamento nella preparazione dei primi vaccini anti Sars-Cov-2 stanno catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica in tutto il mondo. Ravvivano infatti le speranze di uscire presto da una crisi sanitaria, economica e sociale di dimensioni globali che ha avuto un impatto particolarmente severo sul nostro Paese e che farà sentire le sue ripercussioni ancora per lungo tempo.

Dapprima la notizia che il vaccino sperimentale contro il Coronavirus sviluppato dall’azienda farmaceutica statunitense Pfizer, in collaborazione con la tedesca BioNTech, avrebbe dato risultati sopra le aspettative. La terza e ultima fase della sperimentazione infatti, applicata su un campione di circa 44.000 volontari, avrebbe rilevato un’efficacia del 95 per cento: un risultato ritenuto davvero molto incoraggiante visto che fino a quel momento le previsioni più ottimistiche ipotizzavano percentuali non superiori al 60-70 per cento.

Stessa percentuale (94,5%, ma con in più un riscontro specifico di efficacia sulla popolazione anziana) sarebbe fino a ora stata riscontrata dal vaccino messo a punto dalla società americana di biotecnologie Moderna attraverso un progetto di ricerca co-finanziato dal governo degli Stati Uniti e che, analogamente alla soluzione sviluppata da Pfizer, è fondata sulla nuova tecnica del RNA messaggero (mRNA).

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