Album dei ricordi blucerchiati: Boškov e Veselinović, gli jugoslavi

Album dei ricordi blucerchiati: Boškov e Veselinović, gli jugoslavi

Genova. Figurina doppia, questa volta per l’album dei ricordi blucerchiati, perché del “labbro di Novi Sad”, Vujadin Boškov,  inchiostro ne è stato versato a fiumi, mentre molto meno sanno i giovani tifosi doriani della sua spalla, Todor “Toza” Veselinović, che nella città serba, sulle rive del Danubio, c’è nato davvero.    “Vuja”, invece, è nato Begeč, sempre in Vojvodina, ma ad una quindicina di chilometri dal capoluogo.

Giocano assieme, per dieci anni, proprio nel Vojvodina (salvo una parentesi di  Veselinović, per un anno al Partizan, dove vince una Coppa di Jugoslavia), arricchendo il loro palmarès di tante presenze e goal, ma non di tanti trofei  (sempre appannaggio dei team di Belgrado, Zagabria o Spalato), limitati ad una Mitropa Cup ed una Coppa Rappan.

Veselinović è un uomo goal, la cui media, in patria, parla di una rete ogni 133 minuti, tantissimi tenuto conto che non era una punta vera, bensì un’ala sinistra/trequartista, il ruolo più ricco di talenti, in quel coacervo di fuoriclasse, sbocciati nella storia del calcio jugoslavo, da Dragan  Džajić, a Dejan Savićević, solo per limitarci ad un paio di nomi.

» leggi tutto su www.genova24.it