Vado Ligure. “Sconcertante la presa di posizione del Comune di Vado Ligure in merito al progetto di raddoppio della centrale Tirreno Power”. A dirlo è il gruppo ambientalista savonese che continua: “L’amministrazione sceglie di non presentare osservazioni di carattere ambientale e sanitario a tutela dei cittadini (peraltro criticando il Comune di Quiliano che invece le ha fatte) sostenendo che ‘non intende percorrere strade difformi dai procedimenti sanciti a livello nazionale’, parlando di organi tecnici ‘stabiliti per legge’”.
“In realtà i ministeri fanno le valutazioni ambientali proprio anche grazie alle osservazioni portate da Comuni, associazioni e cittadini da sottoporre alla Valutazione Ambientale Strategica – continua il fronte ambientalista savonese – Ricordiamo infatti che in questi anni il Ministero spesso ha contestato a Tirreno Power punti derivanti da osservazioni fatte dalle associazioni ambientaliste, in grave assenza di osservazioni rilevanti da parte del Comune di Vado”.
“In queste procedure di valutazione, come è noto, ci sono in campo tre interessi diversi e spesso divergenti: quello aziendale, statale, e quello del territorio, che deve essere portato avanti in primo luogo dal Comune competente – aggiungono – Come mai la giunta di Vado abdica nuovamente a portare avanti gli interessi di tutela dei cittadini, e si allinea invece all’interesse aziendale? Forse è perché teme che in questa valutazione emergerebbe che non sussiste nessuna ragione ambientale, occupazionale, energetica, di sviluppo futuro, per permettere di costruire quella che diventerebbe presumibilmente la più grande centrale a gas d’Europa, con un effetto altamente inquinante (l’equivalente in inquinamento per ossidi di azoto di 800.000 auto euro 6 in più in circolazione)?”.