Cronaca

Cimitero di Camogli, recuperati 20 corpi. Iniziate le demolizioni: domani arriva l’esercito

Cimitero di Camogli, recuperati 20 corpi. Iniziate le demolizioni: domani arriva l’esercito

Camogli. Una corsa contro il tempo per recuperare più corpi possibile ed evitare che animali e agenti atmosferici infieriscano ulteriormente sulle salme trascinate in mare dal crollo di parte del cimitero di Camogli, avvenuto nel pomeriggio di lunedì scorso.

Sono venti i feretri, alcuni danneggiati altri integri, insieme a quattro ossari, recuperati fino a questo momento tra le macerie e lo specchio acqueo antistante alla falesia crollata. A questi si aggiungono altri due corpi ritrovati nella giornata di ieri a Vesima e a Quarto. Per il momento solo cinque di loro sono stati identificati. La spola tra il luogo della tragedia e il porto di Camogli è incessante per le imbarcazioni dei vigili del fuoco, della guardia costiera e delle idroambulanze, che senza sosta stanno cercando di recuperare tutti i resti umani a cui si può arrivare rimanendo in sicurezza.

Sicurezza che al momento non è garantita per l’area immediatamente sottostante il costone di roccia interessato dal crollo e ad oggi considerato ancora instabile: da questa mattina sono iniziate le operazioni di demolizione delle parti del cimitero ancora pericolanti, da cui si stanno mettendo in sicurezza le bare prima di procedere con eventuali nuovi abbattimenti.  Per fare ciò è operativa una autogrù posizionata sulla strada provinciale tra Recco e Camogli, che quindi rimane chiusa h24 fino al prossimo 12 marzo almeno. Dopo questa prima fase di emergenza si procederà con un nuovo recupero a mare di quanto possibile, grazie all’intervento dei militari del Consubin, gli incursori della Marina che da domani inizieranno a predisporre le attrezzature per iniziare da domenica il setaccio di tutto il fondale della zona. Operativi i sensori di movimento, che monitorano in tempo reale ogni eventuale nuovo smottamento.

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