Cronaca

Ecco il primo Dpcm Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo. Gelmini: “Basta coi decreti last-minute”

Ecco il primo Dpcm Draghi, entrerà in vigore il 6 marzo. Gelmini: “Basta coi decreti last-minute”

Roma. Non è stato, come ai tempi del governo Conte, il premier in persona Mario Draghi a illustrare il il contenuto nel nuovo dpcm: è toccato invece ai ministri della Salute e degli Affari regionali Roberto Speranza e Mariastella Gelmini annunciare il decreto con le norme anti-contagio del governo che sarà in vigore dal 6 marzo e sino al 6 aprile. Presente anche il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro.

Confermato il sistema di divisione del Paese per colori sulla base del quadro epidemiologico, confermato l’obbligo di mascherina e di distanziamento come fino a oggi così come il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Una delle questioni che hanno sollevato più discussioni è quella legata alla apertura o chiusura delle scuole. Saranno chiuse nelle zone rosse, asili nido e scuole d’infanzia comprese, con didattica a distanza dalle elementari in poi. La misura della chiusura delle scuole è disposta dai presidenti delle regioni o province autonome nelle aree, anche di ambito comunale, nelle quali gli stessi presidenti delle regioni abbiano adottato misure stringenti di isolamento per alto rischio (il caso dell’estremo ponente ligure, ad esempio). La stessa misura può altresì essere disposta dai presidenti delle regioni dove l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti oppure in caso di motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologica. “Questa decisione è stata presa anche per la preponderanza della variante inglese”, ha spiegato Speranza.

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