Savona. “E’ necessario un nuovo piano di prevenzione capace di ridurre la produzione degli scarti, rendendo insensata la richiesta di nuovi “inceneritori” (o “termovalorizzatori” – quando c’è recupero di energia) nel rispetto delle nuove direttive europee ed italiane”, è questa la proposta di Gabriello Castellazzi, il portavoce dei Verdi della provincia di Savona.
Gli ultimi dati ufficiali dimostrano come siano ancora scarsi i risultati della Liguria nella raccolta differenziata dei rifiuti (solo il 53,4% nel 2019) e le conseguenti difficoltà per un loro corretto smaltimento. La provincia di Savona fa registrare questi ridotti incrementi annuali: nel 2017 (58,10%), nel 2018 (59.9%), nel 2019 (61,5%). Il solo Comune di Savona nel 2019 ( 43,78% ).
La provincia di Imperia nel 2017 (43,69%), nel 2018 (46,24%), nel 2019 (54,4%), il solo Comune di Imperia nel 2019 (66,86%). Sempre nel 2019 il Comune di Genova il 35,52% e il Comune di La Spezia 73.90%.