Covid, Uecoop Liguria: «Caro carburanti pesa su famiglie e aziende alle prese con crisi per pandemia»

Covid, Uecoop Liguria: «Caro carburanti pesa su famiglie e aziende alle prese con crisi per pandemia»

riviera24 - pompa carburante benzina

Genova. «Balzo dei prezzi al distributore di benzina e diesel (+7%) nel primo trimestre 2021 da gennaio a marzo, mese che segna il picco annuale record del costo di un pieno da quando è scoppiata l’emergenza Covid in Italia». E’ quanto emerge da un’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati del Ministero dello Sviluppo economico in occasione dell’ultimo report Istat sui prezzi al consumo che a marzo registrano proprio l’accelerazione della spesa per i trasporti e i beni energetici. Un litro di benzina è arrivato a costare in media a marzo più di 1,568 euro mentre il diesel ha sfiorato 1,436 euro toccando i massimi da dodici mesi secondo l’analisi di Uecoop su dati del Ministero dello sviluppo economico. «Sul territorio italiano ci sono differenze a seconda che – sottolinea Uecoop – si faccia il pieno in una pompa servita o self service, che ci si trovi o meno sulla rete autostradale oppure che ci si fermi in una cosiddetta pompa bianca non controllata dai grandi marchi del petrolio».

«Il pieno degli italiani – evidenzia Uecoop Liguria – è fra i più cari al mondo con il costo dei carburanti che segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio mentre non altrettanto velocemente retrocede quando le quotazioni dell’oro nero scendono». «Una situazione che – continua Uecoop – ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese e famiglie e rappresenta un freno alle possibilità di rilancio del Paese con l’avanzare della campagna di vaccinazione. Oltre la metà delle imprese si aspetta che per la ripartenza ci vorrà tutto il 2021 c’è però un 15% che prevede serviranno almeno due anni». «Qualche piccolo segnale di speranza – conclude Uecoop – viene dall’ultimo report di Bankitalia che registra a febbraio una crescita dei prestiti al settore privato trainata dal balzo del +7,6% di quelli alle società non finanziarie».

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