Genova. Resta alla procura di Roma il fascicolo sul filone finanziario dell’inchiesta su Autostrade per l’Italia.
Il filone di indagine era nato dall’esposto del comitato Zona Arancione e di altre associazioni, che avevano chiesto addirittura il sequestro (poi respinto dal gip) delle quote di Aspi perché, a parer loro, l’aumento costante delle tariffe prima del crollo del Morandi non si era tradotto in un aumento significativo della manutenzione sulla rete autostradale ma era finito nelle tasche degli azionisti, principalmente sotto forma di dividendi, violando secondo le associazioni i termini della concessione.