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Bel tennis all’Open di Bordighera, titoli a Nosei e Viriant

Bel tennis all’Open di Bordighera, titoli a Nosei e Viriant

riviera24 - Giacomo Nosei e Masa Viriant

Bordighera. Due finali piacevoli e con tanto pubblico, chiuse con i successi dei giovani atleti di casa, hanno messo la ciliegina sulla torta a due settimane di ottimo tennis. A conquistare i titoli, nell’Open da 1.450 euro di montepremi organizzato dal Piatti Tennis Center sui campi del Bordighera Lawn Tennis Club 1878, sono stati i sedicenni Giacomo Nosei e Masa Viriant, capaci di sbaragliare una concorrenza particolarmente agguerrita. Da applausi il successo del primo, ligure classe 2005, che alla vigilia non era nemmeno compreso fra le teste di serie e invece si è rivelato il più forte di tutti. E anche quello con la migliore tenuta fisica, visto che nella sua cavalcata verso il titolo ha vinto quattro incontri al terzo set. Da raccontare l’ultimo, contro il compagno di allenamenti Peter Buldorini, che ha dominato la prima metà della finale arrivando a condurre per 6-2 3-0, contro un Nosei che pareva decisamente più affaticato. Ma il ligure ha avuto (di nuovo) il merito di non gettare la spugna, ha continuato a cercare una soluzione per entrare nel match e l’ha trovata di lì a poco, superando la tensione della grande occasione e riuscendo finalmente a esprimere il suo miglior tennis. Il livello della sfida si è alzato parecchio e il suo padrone è cambiato, con Nosei che ha prima vinto il secondo set per 6-4 e poi è scappato via definitivamente, approfittando di qualche errore di troppo dell’avversario per imporsi con il punteggio di 2-6 6-4 6-1, fra gli applausi dei presenti.

Più veloce la finale femminile, sempre contesa fra due atlete che hanno scelto il Piatti Tennis Center come base per costruirsi un avvenire nel mondo della racchetta. L’ha vinta la più grande, la slovena Masa Viriant, che ha avuto la meglio per 6-2 6-3 sulla giovanissima italo-statunitense Tyra Grant, addirittura classe 2008. Era partita meglio quest’ultima, ma poi la Viriant ha iniziato a tessere la sua ragnatela fatta di variazioni, corsa, difesa e grande solidità, e ne ha raccolto i frutti. Fedele ai suoi schemi, la Grant ha continuato con un tennis aggressivo e molto rischioso, che ha ribadito il suo enorme potenziale in ottica futura. Semplicemente, la tattica non ha funzionato venerdì sera, di fronte a un’avversaria brava a commettere meno errori.

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