Economia

Il grido disperato delle RSU: “Arsenale in lenta agonia, il contesto è quasi di abbandono”

Il grido disperato delle RSU: “Arsenale in lenta agonia, il contesto è quasi di abbandono”

Nave Vespucci esce dal bacino

“Viviamo una lenta agonia che sta generando sconforto e sfiducia verso un futuro sempre più incerto. Continuiamo a perdere personale, lavorazioni, livelli di sicurezza negli edifici, officine che chiudono, settori trasferiti per emergenze strutturali, parco automezzi con pochissimi autisti e veicoli obsoleti, ambienti di lavoro fatiscenti senza alcuna congruità col microclima e tanti altri aspetti negativi sui quali preferiamo non scrivere. Criticità in un contesto quasi di abbandono”. Il grido disperato delle RSU dell’arsenale militare marittimo della Spezia colpisce per i toni, nonostante non sia il primo. La base navale voluta da Cavour, il simbolo delle ambizioni del Regno d’Italia in pieno Risorgimento, muore ogni giorno.

La missiva è di lunedì 20 giugno 2022, indirizzata all’ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, e all’ammiraglio Giuseppe Abbamonte, a capo del Comando Logistico della Marina Militare e, per conoscenza, alle rispettive segreterie nazionali. La firmano tutti i rappresentanti eletti la scorsa primavera. Sono Christian Palladino, Tiziano Bazzali, Raimondo Gandolfo e Maria Di Cianni per FLP Difesa; Romina De Iaco, Emilio Manueli, Sergio Maddaluno, Roberto Landucci e Cosimo Boccuni per la CISL; Emanuele Bernardini ed Enrico Mazzi per la CGIL; Andrea Canali e Davida Scattina per la UIL. Coordinatore della RSU di Marinarsen è stato eletto Christian Palladino della FLP.

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