Budapest. L’Afred Hajos è una bolgia. Oltre seimila spettatori e un tifo da girone dantesco. Nonostante il clima avverso, il Settebello compie l’impresa l’Ungheria 11-10, dopo essere stata avanti 11-7 a due minuti dalla fine. In semifinale, venerdì 1 luglio alle 16, affronterà la Grecia che ha regolato gli Stati Uniti 16-11 con la manita di Argyropoulos Kanakakis (100% di media realizzativa, 5 tiri e 5 gol). Sempre venerdì ma nella semifinale per il quinto posto l’Ungheria giocherà con gli Stati Uniti. Tremano le gambe, si accappona la pelle, ma una volta in acqua è una sfida alla pari. Giocare un quarto di finale mondiale, nel tempio della pallanuoto, contro la squadra di casa, è un evento spettacolare e come tale va onorato e interpretato.
L’ultima volta si erano affrontate il 2 agosto del 2021 ai Giochi Olimpici a Tokyo, nel girone preliminare, pareggiando 5-5. Italia e Ungheria sono due scuole differenti, che comunque negli anni hanno tratto spunti e suggerimenti le une dalle altre. Come ha detto lo stesso Campagna alla vigila del match “l’Ungheria si è un po’ italianizzata”. Agli Europei di Budapest 2020 non si sono affrontate. L’ultimo precedente ai campionati del mondo è stato il 25 luglio del 2019 a Gwangju, in semifinale, quando gli azzurri vinsero 12-10 approdando alla finale con la Spagna, che poi li avrebbe visti conquistare il titolo iridato (10-5).