Economia

Una strada dei vini che unisca le Cinque Terre. Così l’ospitalità vuole alzare l’asticella

Una strada dei vini che unisca le Cinque Terre. Così l’ospitalità vuole alzare l’asticella

Presentazione Progetto "Strada dei vini delle Cinque Terre"

Unire passioni, sudori e obiettivi per raggiungere lo stesso obiettivo. Dalla grammatica alla pratica però finisce sempre per passarci un mondo, soprattutto nel Paese dei Guelfi e dei Ghibellini, sempre attuale anche in epoca di reti, più o meno fisiche o digitali. Se poi localizziamo l’assunto in Liguria ed, esagerando, lo collochiamo alle Cinque Terre allora il sapore della conquista diventa quasi un’impresa da leggenda. E’ quello che si augurano i promotori di un’iniziativa unica nel suo genere almeno per quanto riguarda la nostra regione: organizzare una Strada dei vini delle Cinque Terre con l’aiuto e la partecipazione di tutti gli attori, nessuno escluso, in modo che diventi uno strumento condiviso e davvero utile. Il progetto di fattiblità è stato presentato questa mattina presso l’oasi “Ittiturismo SP4488” che domina il prospicente abitato di Corniglia, raggiungibile sia con la strada carrozzabile (verso San Bernardino) che attraverso il sentiero per Vernazza, posto in linea d’aria esattamente sopra la spiaggia di Guvano. Le associazioni dei viticoltori delle Cinque Terre, il Consorzio dello Sciacchetrà, la Cooperativa Agricoltura Cinque Terre, l’Associazione Agricoltori di Monterosso, l’Associazione Viticoltori di Riomaggiore e l’associazione Agricoltori di Vernazza hanno stretto un patto di ferro che rappresenta la quasi totalità, venticinque realtà per l’esattezza, dei viticoltori delle five lands. Il contenitore naturale sarà la neonata Associazione “Strada dei vini delle Cinque Terre”, senza fini di lucro e atta ad affermare, conservare e promuovere l’identità storica, culturale, ambientale, economica e sociale dell’area di riferimento attraverso le azioni definite nello statuto. Da parecchi mesi, con pazientza e progettualità, Valentina Tresso ha fatto da trait d’union di tutte le realtò fino ad arrivare ad oggi, giorno zero in qualche modo storico: “Prodotto, paesaggio, sostenibilità. Un anno e mezzo dopo nasce questo progetto”. Nasce così l’idea di una “Strada del vino”, percorso enoturistico che ha già la sua forza nei legami secolari tra i produttori, tra i produttori e il territorio, tra il territorio e la comunità, e nel quale il turismo si inserisce come “carburante” ecologico e sostenibile di tutto il sistema. Un progetto che deve avere gambe e non finire nel dimenticatoio come accaduto ad altre proposte del passato: “S’incontrano soggetti privati – spiega in questo senso Stefano Senese, segretario dell’associazione e “co-architetto” del pian economico – , viticoltori uniti per traguardi possibili. Questo primo progettto arriva al primo punto di svolta, bisognerà poi definire gli aspetti operativi che saranno il cuore delle prossime fasi: il sito, la struttura dell’associazione e gli inevitabili aspetti operativi interni. E’ anche previsto che possa entrare in “Tutti Frutti” mantenendo ovviamente una certa indipendenza operativa”.

» leggi tutto su www.cittadellaspezia.com