Si svolgerà alla Lerici il 10 luglio 2022 alle 21 presso l’Hotel Shelley e delle Palme (via S. Biaggini 5) gentilmente concesso, il “Premio Speciale Montale Fuori di Casa” per l’“anno shelleyano”, patrocinato dal Ministero della Cultura, dalla Regione Liguria e dal Comune di Lerici. A ricevere il Premio sarà lo scrittore e saggista Massimo Maggiari, nato a Genova, grande viaggiatore che vive da più di 40 anni in Carolina del sud, dove insegna. L’evento moderato sarà aperto dai saluti della Presidente del Premio Adriana Beverini e dalla Vice Presidente Barbara Sussi. A dialogare con il Premiato, il poeta e scrittore Giuseppe Conte. Modera Alice Lorgna, responsabile della comunicazione del Premio. L’evento è realizzato con il Contributo di Crédit Agricole Italia. Come spiega nella motivazione del Premio la Presidente Adriana Beverini, a Massimo Maggiari viene assegnato un riconoscimento Speciale legato alla ricorrenza dei 200 anni dalla morte del Poeta P. B. Shelley “per aver condiviso nella sua vita, con il poeta romantico inglese, la stessa ansia di libertà, lo stesso anelito al viaggio attraverso i paesi del mondo che, come scriveva Andrej Tarkovskij, è per l’uomo qualcosa di simbolico perché “ovunque vada è la propria anima che sta cercando”. E così, come la breve esistenza di Shelley seguendo l’antico topos letterario e romantico della vita come navigazione accidentata e pericolosa, è metafora della condizione umana inquieta, tormentata e misteriosa, anche quella di Massimo Maggiari lo è. Entrambi questi poeti, scrittori e Viaggiatori, pur vissuti in epoche diverse, sono andati in cerca di quel principio vitale che diffondendosi per l’Universo è in grado di spiegare il moto e la vita, di quella totale identificazione tra Uomo e Natura: dell’Anima Mundi”. A fine premiazione verranno donate ai presenti, sino ad esaurimento, copie del libro di Maggiari: Leggere nel cuore: I segreti di un curandero, edito da Giunti.
Per partecipare è richiesta la prenotazione alla seguente email: premiomontalefdc@gmail.com.
Massimo Maggiari è nato a Genova-Nervi. Attualmente vive a Charleston, nella Carolina del sud, dove ha insegnato all’università locale. È oggi professore Emeritus di Italian Studies. Ha collaborato con saggi, interventi e recensioni a diverse riviste d’italianistica in Italia, negli Stati Uniti e in Sud Africa facendo ricerca sulla poesia orfica attraverso Jung e l’antropologia. Il suo libro di poesia, Aurora Borealis (Agorà, 2001; La Finestra, Trento, 2004) ha riscosso notevole successo in Italia e all’estero. E’ stato vincitore dell’edizione 2001 di “La poesia incontra” (RAI 1, Sanremo) con la lettura di poesie dedicate all’esploratore Roald Amundsen, del Lerici Pea – Scrittori liguri nel mondo – (2008), e del premio internazionale Rodolfo Valentino – Sogni a occhi aperti – per poesie inedite nel 2013. Nel 2015 ha pubblicato con Agorà Il respiro della rosa. Viaggio nei versi che fanno anima. Un libro di poesia, mitopoiesi e riflessione junghiana dell’esperienza di poeta. Seguono gli esordi come scrittore di viaggi e narratore. Nel 2008 ha pubblicato con Vivalda editore Dalle terre del Nord. Alla ricerca dell’anima artica. Nel 2011 il romanzo storico La fortezza di cristallo a cui segue nel 2014 Passaggio a Nord-Ovest. Sulle tracce di Amundsen, e sempre per Alpine Studio anche lo scritto artico: L’avventura del Grande Nord (2016). Prende sempre più spazio in lui l’interesse per lo sciamanesimo incontrato in ambienti artici. Grazie a Giunti, la sua avventura di scrittore del Grande Nord trova nuovi lettori nel 2018 con un libro intitolato Al canto delle balene. Storie di esploratori e sciamani inuit. L’ultima sua fatica lo porta nel deserto del Messico settentrionale dove incontra e scrive del curandero Don Mateus in Leggere nel cuore. I segreti di un curandero in uscita marzo 2022 ancora con Giunti. Da giovane ha arrampicato per dieci anni scalando molte via classiche sulle Alpi Marittime e occidentali. La maggior parte da primo di cordata. Tra queste spiccano la Rebuffat all’Aiguille du Midi e la Oppio-Colnaghi sul Pizzo d’uccello in Alpi Apuane. È socio del CAI di Chiavari.