Genova. Intercettare le malattie neurologiche e psichiatriche più importanti per capire quali sono i processi che innescano la patologia. E, allo stesso tempo, applicare algoritmi che consentano di predire la comparsa delle malattie e trattare i pazienti nel modo migliore. È l’obiettivo del progetto di partenariato nazionale Mnesys, finanziato dal Pnrr, che vede coinvolti 11 atenei pubblici e 12 partner tra enti di ricerca e privati coordinati dall’Università di Genova. Si tratta di uno dei 14 progetti ammessi alla seconda fase del bando da parte del ministero dell’Università e della Ricerca.
Il risultato della valutazione tecnico-scientifica è molto lusinghiero per l’Università di Genova, che vede ammessi alla fase negoziale altri tre suoi progetti come referente di spoke (focus specifico), oltre a quello sulle neuroscienze: uno sugli scenari energetici del futuro (coordinato dal Politecnico di Bari), un altro sui rischi ambientali, naturali e antropici (coordinato dall’Università Federico II di Napoli) e infine uno su cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti (coordinato dall’Università degli Studi di Salerno).