C’è un manager spezzino che si è messo in testa di dimostrare che un club di calcio può essere il motore di un cambiamento culturale nella direzione del rispetto dell’ambiente. Un paradigma declinato direttamente all’interno del funzionamento proprio di un’azienda sportiva e indirettamente utilizzando la prerogativa di visibilità che il gioco del pallone concede. Lui si chiama Vittorio Barani, 52 anni originario di Vernazza, fede blucerchiata, e la società a partire dalla quale vuole costruire questo progetto è il Savona Calcio.
Dirigente di un’importante azienda dell’energia, ha studiato un progetto che parte dagli spostamenti della prima squadra e arriva alla ristrutturazione del vecchio stadio “Bacigalupo”. Poi ha radunato una serie di imprenditori del centro Italia pronti a dare una mano al Savona, finito addirittura in Prima Categoria, e ora spera di poter mettere alla prova dei fatti le proprie intuizioni nei prossimi anni.