Genova. Mentre si continua a scavare nell’alveo del Varenna per capire fino a che punto è arrivato il greggio sversato dai depositi di idrocarburi di Multedo, Genova si scopre fragile e poco preparata a gestire l’emergenza: insieme a quello dell’impianto di Eni, infatti, in tutta la provincia sono nove gli impianti a rischio di incidente rilevante (rir) ad essere sprovvisti di un piano di emergenza esterno (Pee) aggiornato secondo le prescrizioni di legge.
Il dato emerge ancora una volta dalla Prefettura di Genova, l’istituzione a cui l’ordinamento giuridico italiano affida il compito di coordinare le emergenze che riguardano l’incolumità pubblica e ambientale, e che secondo la legge Seveso del 2015 ha la responsabilità di tenere in aggiornamento costante i Pee per permettere una tempestiva messa in moto della macchina dell’emergenza in caso di incidenti gravi che travalicano i confini dei relativi insediamenti industriali.